Raul Albiol, uno degli eroi dei tempi d’oro Europei-Mondiale che sabato, in occasione della sfida di Nations League con l’Inghilterra, è tornato in Nazionale, in panchina, dopo anni. Già: la sua ultima convocazione era datata 31 marzo 2015 (amichevole con l’Olanda), mentre l’ultima presenza 18 novembre 2014 (un tempo in un’amichevole con la Germania). «Sono felice». Lo sono tutti e l’omaggio è dovuto, ma nel corso dell’intervista rilasciata ad As una certa rilevanza è attribuita anche all’impatto di Cristiano Ronaldo con la Serie A. Tre partite e zero gol: «Il calcio italiano è più tattico, difensivo e molto fisico, è vero, ma devi comunque saper giocare: e Cristiano è una grande giocatore con un potenziale pazzesco. Detto questo, credo che per lui in Italia sarà più difficile segnare 40 gol». Si vedrà. «E tra l’altro spero che non ci riesca: sarebbe buono per la Juve, ma negativo per il Napoli». Non fa una piega. A proposito, c’è l’azzurro dietro quella che in Spagna definiscono, la resurrezione di Albiol. «In questi anni non ho mai abbassato la guarda: a Napoli mi hanno dato fiducia e affetto e questo m’ha fatto crescere. Vivo un bel momento». Oggi ultimo impegno in Nations League con la Croazia e domani il ritorno da Ancelotti.