Il calcio femminile nei prossimi giorni avrà un quadro più chiaro della situazione, se e quando potrà partire con i calendari e le prime gare ufficiali. Anche la serie B è in attesa e si preannuncia più intrigante che mai con l’innesto anche del Genoa Women. Di questo ma anche del momento del movimento in rosa ilnapolionline.com ne ha parlato in un’intervista con l’addetto stampa del club ligure Alessandro Colli.
Da quest’anno in serie B ci sarà il Genoa Women, mi spiegheresti il progetto del club ligure? “Genoa Women nasce dall’affiliazione tra il Genoa CFC e la Lavagnese, agevolata dalla norma federale emanata con lo specifico obiettivo di dare maggiore impulso allo sviluppo del calcio femminile in Italia e per favorire l’apparentamento di club femminili con società professionistiche maschili. Genoa Women sarà l’unico club a rappresentare la Liguria nelle prime due categorie del calcio femminile italiano nella stagione sportiva 2018-19. Le partite casalinghe verranno disputate a Santa Margherita Ligure, il centro sportivo utilizzato per gli allenamenti è a Recco, distante meno di 20 km dal capoluogo ligure. La guida tecnica della squadra è stata affidata a Mara Morin. Per le prossime settimane ci sarà la presentazione delle maglie e possiamo contare in attacco su Alice Cama”.
Nel progetto del Genoa Women c’è anche la creazione del settore giovanile, diventato indispensabile per la crescita di un club? “Certamente, il settore giovanile è la base su cui costruire la squadra del futuro. Genoa Women ha allestito una Primavera competitiva che sarà allenata da Stefano Piazzi e la possibilità di potersi allenare sullo stesso campo della Prima Squadra e poter prendere esempio dalle calciatrici affermate, rappresenta senza dubbio uno stimolo per le atlete più giovani”.
Quali sono le aspettative sul prossimo campionato di serie B per questa stagione? “Partendo dalla solida ossatura della squadra che lo scorso anno ha conquistato il terzo posto in classifica nel girone vinto dalla Florentia CF, la campagna acquisti ha mirato a rafforzare tutti i reparti di gioco puntando forte su giocatrici rappresentative della realtà territoriale ligure. Le scelte, fatte in sinergia con l’allenatrice, sono state finalizzate all’allestimento di una squadra altamente competitiva nel prossimo campionato di Serie B”.
In attesa che vengano stilati i calendari e si prenda una decisione definitiva a livello Federale, come vedi il prossimo campionato cadetto? “Il nuovo format della serie B che entra in regime da questa stagione sarà composto dalle squadre che si sono classificate ai primi tre posti nei rispettivi gironi dello scorso campionato più le due squadre retrocesse dalla Serie A Empoli e Ravenna, quindi sarà sicuramente molto equilibrato e ci vorranno almeno cinque giornate per iniziare a capire i valori reali e le gerarchie. Oltre alle due squadre provenienti dalla categoria superiore, saranno protagoniste le squadre di Roma e di Milano e l’Arezzo se si ripete sui livelli della scorsa stagione”.
Infine sul movimento femminile, saranno giorni importanti per avere un quadro della situazione vista la querelle Lega Dilettanti e FIGC? “Difficile formulare un giudizio sullo stato attuale del calcio femminile. Lasciando da parte le questioni meramente politiche e di governance, la realtà dei fatti è che le giocatrici, gli allenatori e lo staff non vedono l’ora di poter dimostrare tutto il loro valore sul terreno di gioco il prima possibile. Alcuni squadre hanno iniziato la preparazione già nel mese di Luglio e il fatto di non aver ancora disputato nessuna partita ufficiale sicuramente inizia a pesare. Al di là dell’assoluto valore di un avversario come il Belgio, la mancanza di serenità può essere stato un fattore nella testa delle calciatrici azzurre, una variabile che incide molto sulla prestazione”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco