Non solo i cittadini, ma anche il “Club Napoli Tribunale”, si lamenta dei prezzi a dir poco esagerati di Napoli-Fiorentina. Attraverso una nota scritta dal presidente Edoardo Cardillo:
«La società ha di fatto soppresso i settori definiti popolari, rendendo oggettivamente impossibile, per i meno fortunati, l’accesso allo stadio. Così si è deciso di frustrare la funzione sociale dello sport. I tifosi sono stati ulteriormente danneggiati dalla mancata previsione di biglietti a costo ridotto, per alcune categorie protette come i bambini, in tutti i settori dello stadio. Costringere i genitori a comprare i biglietti di Tribuna Nisida, i più cari dopo quelli di Tribuna Posillipo, è una scelta commerciale che non comprendiamo e che ci lascia sconcertati».
Anche il giudice Tullio Morello, ha avuto da ridieri: «Ognuno dovrebbe avere la libertà di portare i propri figli nei settori che desidera. Relegarli in un unico settore è discriminante e inconcepibile e non si investe sui tifosi del futuro. Inoltre è un ulteriore problema aumentare i prezzi dei tagliandi in un momento di crisi economica, nel quale i tifosi per vedere le gare sono già costretti a sottoscrivere tre abbonamenti, due per le tv e uno per internet».