Dei sei uomini d’attacco a disposizione di Ancelotti, infatti, Arek Milik è l’unico a potersi vantare di essere stato schierato sempre titolare e sempre per 90′. Più forte del turnover. Mai un dubbio, mai una sostituzione: il numero 99, come un golf blu, non passa mai di moda. Se il partner d’attacco è Insigne, Mertens, Callejon, Ounas o Verdi, nessuna fa differenza: il totem offensivo è il polacco. D’altra parte Ancelotti è uno che storicamente ha fatto girare tutto il suo gioco d’attacco attorno ad una punta centrale. Lewandowski al Bayern Monaco, Cristiano Rondalo o Benzema al Real Madrid, Cavani o Ibra al Psg. Insomma, dategli una prima punta e vi solleverà il mondo (o più calcisticamente, un trofeo). Fonte: Il Mattino