Il fantasma di Maurizio Sarri era dietro l’angolo. Si sapeva che sarebbe bastata una sconfitta per far tornare di nuovo in auge il vecchio allenatore. Che in Premier sta dominando con il suo Chelsea. Carlo
Ancelotti aveva messo in preventivo una situazione del genere. L’allenatore di Reggiolo è troppo esperto per non conoscere come funziona nel calcio. Fino a quando si vince sei il top, non appena perdi
una partita diventi un tecnico normale. Il ko in casa della Sampdoria è stato abbastanza traumatico per tutti. Il Napoli visto all’opera al Ferraris non è stato nè quello vecchio di Sarri, nè quello nuovo di
Ancelotti. Si sono persi gli azzurri a Marassi. E in molti hanno dato la colpa al turn over. Anche in virtù del fatto che sia Diawara che Verdi non hanno brillato. Il primo è stato surclassato da Saponara nel primo tempo e solo nella ripresa è uscito un po’ con la testa fuori dal sacco. Il secondo, invece, non è riuscito a fare il lavoro faticoso di Callejon. E la sua corsia è rimasta molte volte scoperta. Se Sarri
faceva giocare sempre lo spagnolo un motivo c’era. Fonte: Il Roma