JUVENTUS Il vero interrogativo è Dybala: immaginare che la coppia con Ronaldo possa essere una soluzione di scorta per noi è controproducente, a meno di non considerarlo d’improvviso una riserva. Allegri non ha mai finito la stagione come l’ha cominciata: potrebbe tornare il trequartista, Dybala dietro la coppia Ronaldo-Mandzukic in un 4-3-1-2 (o 4-3-2-1). L’innesto di Can non può tardare: soprattutto se non c’è Dybala, serve Pjanic più avanti, lasciando il tedesco davanti alla difesa. Cuadrado, Bernardeschi, Bentancur e D.Costa: infinite le soluzioni tattiche, il 4-2-3-1, il 4-4-2, il 3-5-2, nessuno al momento sembra averle in Europa. Ma la Juve deve entrare in area come il Real.
NAPOLI Si sapeva che da Sarri ad Ancelotti sarebbe stata dura: tre anni di lezioni tattiche ti cambiano la vita, ma adesso Ancelotti chiede qualcosa di diverso. Non è giusto pretendere tutto e subito, ma serve un gioco e, tra le tante cose, manca quello che detta i tempi: Jorginho. Uno uguale non c’è, il progetto Hamsik ha bisogno di lavoro (e allora perché non Zielinski?), Diawara deve tornare quello di Bologna. Senza play, il 4-2-3-1 sembra più affidabile del 4-3-3, lo stesso Hamsik potrebbe rendere di più con un mediano fisico accanto. Anche se, così largo, Insigne rende meno. E c’è da trovare posto per Mertens. Difficile rinunciare all’equilibratore Callejon.
ROMA Ancor più enigmatica del Napoli, la Roma ha cambiato più sistemi: il 4-3-3 di partenza è diventato 3-4-1-2 e anche 4-2-3-1. Nessuno fin qui convincente. Nel 4-3-3 servono mediani, non trequartisti adattati come Pastore. Se Di Francesco sceglie l’argentino, che deve però darsi una smossa, la soluzione più logica è il 4-3-1-2, anche se così la Roma avrebbe troppi esterni inutili alla causa. In caso di doppio centrale non è consigliabile insistere con De Rossi-Nzonzi, troppo simili: serve un mediano più mobile, tipo Pellegrini. Non ha convinto la difesa a tre (e Fazio meglio al centro, come contro il Barça nell’ultima Champions). A occhio, Kluivert merita spazio.
INTER Anche Spalletti ha provato la difesa a tre (3-4-2-1) ma al momento la soluzione più praticata è il 4-2-3-1. Manca un vero regista, leggi Modric, anche se Brozovic sta facendo bene (ma l’anno scorso c’era Cancelo play di fascia ad aiutarlo): vediamo se sarà continuo. Davanti è scomparso Martinez dopo l’illusione d’estate, si rifarà. Il vero Keita deve giocare, ma ancora non si vede. Certo una cerniera arretrata Skriniar-De Vrij-Miranda sarebbe, sulla carta, insuperabile. Siamo sicuri che Spalletti la tiene da parte per sfide speciali. Un indispensabile: Nainggolan.
MILAN E LAZIO Inzaghi non devia dal 3-5-2/3-5-1-1: ma Milinkovic e Immobile devono recuperare condizione. Gattuso insiste con il 4-3-3, ma dipende da Biglia: se ritrova chiusure e geometrie si può, altrimenti meglio un 4-2-3-1 con la coppia Kessie-Bakayoko e Calhanoglu trequartista. Piuttosto: proprio impossibile un 4-3-1-2 con il turco alle spalle di Higuain-Cutrone? Al turno dopo la sosta le prime, ardue, sentenze.