La prima partita ufficiale di Simone Verdi con la maglia del Napoli era attesissima da tifosi e addetti ai lavori. Carlo Ancelotti nelle prime due partite gli aveva preferito i vari Lorenzo Insigne, Dries Mertens ed Josè Maria Callejon ma l’ex Bologna era tranquillo, conscio che il suo mister regali chance a tutti i calciatori a disposizione. I rumors della vigilia vengono confermati: Verdi titolare in virtù di Calletì al fischio d’inizio di Sampdoria-Napoli. Ma Simone stenta, quando riceve palla scarica il più delle volte dietro ed il feeling con Insigne è ancora da affinare, vedere per credere il cross di Verdi per il numero 24 che però aveva fatto un altro movimento. E’ stato timido, si è limitato al compitino, non ha svagato su tutto il fronte avversario nè tantomeno sfoderato il suo proverbiale calcio di piede sinistro o destro che sia. Motivo per cui Ancelotti lo ha sostituito all’intervallo, dando spazio ad Adam Ounas. Ma da cosa è dipesa questa performance negativa? Al 50 e 50 dal peso delle aspettative che hanno gravato su Simone per due settimane ma anche dalla prova collettiva insufficiente. Riprovaci Simo.