Senza un solo gol di Cristiano Ronaldo, la Juve se n’è gia andata in fuga salutando la compagnia da scudetto. Dietro di lei solo il Sassuolo e De Zerbi, un allenatore da tenere d’occhio anche dalle big. Il sorprendente e inatteso crollo del Napoli a Genova ha regalato un’altra gioia ad Allegri, che starà già pensando a dove potrà arrivare quando si accenderà anche il fuoriclasse portoghese. Ai primi di settembre, l’Inter e la Roma hanno già cinque punti di ritardo e tre li ha anche Carlo Ancelotti, a cui la terza rimonta consecutiva non è riuscita. Sarebbe stato davvero un primato storico se fosse riuscito a capolgere anche il verdetto di Marassi dopo quello dell’Olimpico contro la Lazio e del San Paolo contro il Milan: ma il Napoli stavolta non è proprio sceso in campo e non diamo subito le colpe al turnover imposto dal tecnico emiliano. Di Sarri, che sta dominando la Premier, si diceva che non cambiava mai e che spompava i giocatori, poi stremati nelle coppe. Lo ricordate tutti il Matador De Laurentiis? Tuonava contro le scelte di Maurizio e dovrà tacere adesso che Ancelotti fa l’opposto: a Marassi fuori Hamsik e Callejon, dentro Diawara e Verdi. Poi, sotto di due gol, via l’icona Insigne per Mertens, accompagnato anche dal vivace Ounas al posto dell’ex bolognese. Insomma, la legge di Ancelotti è chiara: nessuno è più intoccabile nel Napoli, anzi giocheranno tutti e anche spesso. Tremeranno le colonne erette davanti al povero Ospina: Koulibaly e Albiol, a lungo inguardabili e irriconoscibili, stanno diventando un caso? Fonte: CdS