Le scuole calcio stanno per riprendere le loro attività agonistiche, a cominciare dall’Arci Scampia che inizierà l’anno numero 32 tra campo e crescita societaria. Di questo ma anche del settore giovanile del Napoli e sulla compagine di Ancelotti, ne abbiamo parlato in un’intervista al presidente della struttura Antonio Piccolo.
Quali sono le aspettative per la tua scuola calcio in campo e non solo. “Come dice una canzone di Vasco Rossi “Noi siamo ancora qua”, è l’anno numero 32 per la nostra struttura e non vediamo l’ora di iniziare l’attività agonistica. Sicuramente ci aspettiamo di far bene sul campo come nelle passate stagioni, ma al tempo stesso c’è la voglia di crescere da parte di tutti. I ragazzi hanno fatto passi importanti e sono certo che anche quest’anno ci daranno tante soddisfazioni”.
Un altro aspetto della passata stagione fu il documentario di Rai 2 sulla struttura a metà stagione agonistica. Quali sono state le sensazioni per un’esperienza così bella e affascinante al tempo stesso? “Sicuramente abbiamo provato un’emozione unica visto che quel documentario ha parlato della struttura ma anche di Scampia. Devo ringraziare chi ha ideato il tutto, ma anche atleti importanti come Gagliardini, centrocampista dell’Inter e Filippo Tortu, campione dell’atletica leggera. E’ merito anche loro se si è parlato in positivo di Scampia e della struttura, perciò li ringrazio”.
Domenica a San Siro con la maglia del Torino Izzo ha fermato Icardi. Da elogiare anche Mandragora che si sta ben comportando con l’Udinese. Scampia primeggia anche in massima serie. “Su Armando Izzo ormai ogni aggettivo si spreca, è un calciatore che si sta ben comportando in serie A e non è più una sorpresa. A questo punto merita una convocazione in nazionale per i progressi mostrati in questi anni con le maglie di Genoa e Torino. Complimenti a tutti i ragazzi che sono nati calcisticamente nella nostra scuola e che cresceranno con le maglie di Napoli, Benevento, Salernitano e non solo”.
Parlando di settore giovanile, nella Primavera c’è Marino. Cosa ti aspetti da lui per il secondo anno in maglia azzurra? “Credo che possa fare molto bene e di recente si è allenato con la prima squadra, perciò si sarà certamente emozionato. La passata stagione non ha giocato tanto anche se ha fatto qualche apparizione in campionato e Youth League, però mi auguro che con mister Baronio possa trovare continuità in campo”.
Chi non conoscesse le caratteristiche di Marino, in quale posizione riesce ad esprimersi al meglio? “La posizione dove riesce a dare il meglio di se è certamente quella di mezz’ala, ma in alcuni casi ha giocato come trequartista, dietro le punte. E’ un calciatore molto duttile ed è ben strutturato dal punto di vista fisico. Mi piacerebbe che quest’anno possa dimostrare tutto il suo valore e dare un contributo alla squadra azzurra”.
Sul Napoli di Ancelotti, l’inizio di calendario con Lazio e Milan non era semplice, ma la squadra ha mostrato carattere. Può dire la sua anche quest’anno? “Ancelotti è un grande allenatore, certamente lo sanno tutti e queste prime due gare abbiamo avuto la conferma sulla forza della squadra e sulle capacità del mister. In un clima non facile, viste le polemiche di stadio e tra tifosi e società, la compagine partenopea si è saputa estraniare ed ha vinto di carattere le due partite. Adesso conterà avere la continuità, a cominciare dalla sfida contro la Sampdoria, ma i segnali di inizio stagione sono incoraggianti”.
Infine ti vorrei chiedere della vicenda San Paolo. In questa querelle Comune e calcio Napoli chi a tuo avviso ha ragione e come si può risolvere? “Penso che entrambe le parti hanno dato il loro contributo. Il Comune sta effettuando al meglio i lavori. Anche De Laurentiis con i tornelli ha fatto la sua parte. Penso che in questi casi le parti dovrebbero venirsi incontro e discuterne attorno ad un tavolo. Questi continui litigi fanno male alla città, tifoseria compresa, perciò andrebbe trovata insieme una soluzione per il bene di tutti”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco