La frustrata sulla carne viva ha consentito al Napoli di tirar fuori gli artigli. Ma contro il Milan i tre punti sono arrivati dalla panchina. Evviva. De Laurentiis sarà contento. Per Ancelotti i cambi sono sempre stati occasione di malumore: Berlusconi confessò che prima della finale di Champions di Manchester tra Milan e Juventus fu lui a indicare schemi e cambi a Carletto. In realtà Ancelotti si difese: «Gli schemi sono i miei. Li ho disegnati io e quella è la mia calligrafia». Si sa che uno degli strappi che hanno portato al divorzio tra Sarri e De Laurentiis è legato proprio al poco turnover fatto. Carletto lo ha già accontentato: «solo» sei giocatori sono stati schierati per 180 minuti, ovvero non sono stati mai sostituiti. Mentre gli altri si sono dovuti alternare. Il nuovo corso di Ancelotti sarà ben visibile dopo la sosta, quando tra Champions e campionato, si giocherà ogni 72 ore. E a quel punto si capirà davvero come non ci sia nella testa di Re Carlo un Napoli-1 e un Napoli-2. E che non c’è bisogno che De Laurentiis lo dica pubblicamente: perché sul punto c’è perfetta convergenza di idee.
Fonte: Il Mattino