Aidacon Consumatori è l’associazione diventata in queste settimane paladino della battaglia contro i disservizi televisivi. Anche ieri, domenica, centralino tempestato di lamentele da parte di tifosi napoletani delusi per la scarsa qualità offerta da Dazn, ma soprattutto richieste di Sos. «Due flop su due è troppo per chi è costretto a pagare il doppio abbonamento. Peccato perché i tifosi napoletani hanno goduto da casa lo spettacolo delle prime due vittorie della squadra soltanto in parte»: l’incipit dell’avvocato Carlo Claps, presidente di Aidacon, introduce la questione della pay-tv, ulteriore e sgradevole palla al piede della tormentata estate azzurra.
SKY DOMINANTE
Il presidente di Aidacon spiega perché pure Sky sarà oggetto di valutazione da parte dell’Antitrust: «Agli utenti non è stata data facoltà di scegliere un operatore in base al costo o alla qualità del servizio, che sono principi essenziali in un mercato che rispetti la libera concorrenza: il cliente è stato obbligato a sottoscrivere due abbonamenti a condizioni economiche svantaggiose. La posizione dominante di Sky è anomala in quanto costringe i tifosi a pagare il pacchetto della serie A allo stesso prezzo della scorsa stagione, fornendo ai propri clienti la visione di un numero inferiore di partite, senza specificare quali gare il tifoso potrà vedere. Per non parlare poi degli utenti fedelissimi da una vita: pagano tuttora un prezzo ben superiore rispetto a quelli che sottoscrivono soltanto adesso il nuovo abbonamento. I nostri legali hanno raccolto i vari aspetti di questo malcontento generale verso Dazn e Sky e abbiamo inoltrato gli esposti: Lega e Antitrust dovranno risponderci presto e in modo esaustivo».
Come si difende la neonata emittente? Preso atto di indubbi malfunzionamenti durante il primo tempo di Napoli-Milan, su tutti il ritardo del segnale tra i 4 e i 5 minuti (il secondo tempo ha fatto registrare meno disservizi), Dazn replicherà soltanto oggi quando si sarà conclusa la seconda giornata per gli approfondimenti e le valutazioni tecniche. Nessun commento nemmeno a proposito della sparizione sulla pagina Facebook dei tanti messaggi di protesta arrivati sabato sera da Napoli: ne erano ottomila, improvvisamente ridotti a 800. Fonte: Il Mattino