Analisi – Piotr Zielinski l’oro del centrocampo azzurro

Bruno Majorano Il Mattino
Nello spogliatoio dell’Empoli Maurizio Sarri lo chiamava a gran voce. Perché la caratteristica di Zielinski era quella di avere un talento cristallino, ma era contrapposto a una timidezza eccessiva. Ecco perché l’allenatore italiano lo invocava praticamente sempre. A quel tempo, ovvero mentre Zielinski era ancora alla scoperta di se stesso e delle sue qualità, il suo valore di mercato era sotto i 10 milioni di euro. Dopo un anno di cura Sarri all’Empoli, ovvero quando il toscano lo ha voluto anche al Napoli, il suo valore era già salito, motivo per il quale De Laurentiis ha sborsato 14 milioni di euro per strapparlo all’Udinese, società che ne deteneva il cartellino anche durante il prestito all’Empoli.

L’ESCALATIONQuando Piotr è approdato in punta di piedi sul pianeta Napoli (estate 2016) era poco più che ventenne, ma la sua fama già lo precedeva. Nella prima stagione in azzurro, quando ha sostanzialmente fatto l’alternativa fissa a Marek Hamsik nel ruolo di mezzala, ha collezionato 47 presenze, 6 gol e 7 assist. Un ruolino che è andato in crescendo dal punto di vista realizzativo nella stagione successiva, quando al pari delle 47 presenze è andato a segno per una volta in più. E siccome – per dirla alla Totò – «è la somma che fa il totale», dopo due stagioni e pochi spiccioli con la maglia del Napoli, il suo valore di mercato si più che raddoppiato.

LO SPECIALISTALa doppietta di sabato sera contro il Milan non è stata poi una grossa novità per lui che quando vede i rossoneri collima sempre al meglio il suo mirino. Sono saliti a 4 i centri contro il Milan, squadra che di diritto è diventata la sua preferita (non ha segnato tanto contro nessun altro). Una serata speciale che non poteva non essere festeggiata al meglio. Ecco perché dopo la gara Zielinski è andato nel suo locale preferito, l’Akademia di Pozzuoli, dove si è intrattenuto per brindare con la sua compagna Laura, Adriano Gigante e tutti gli amici napoletani che in questi anni lo hanno letteralmente adottato facendolo sentire a casa ogni giorno.

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