Vittoria e trionfo: e chi se ne frega di ADL, parte il coro: «sarò con te, abbiamo un sogno nel cuore…
Dall’inizio s’è percepita una strana sensazione, quasi di freddezza nei confronti della formazione napoletana: differenza abissale rispetto alla passata stagione quando era proprio lo stadio a dettare rimonte e vittorie. Curve in silenzio, quasi uno sciopero del tifo: nessuna protesta e zero cori, un silenzio assordante che diventerà boato quando il Napoli costruirà l’impresa con Zielinski e Mertens.
L’improvviso gol di Bonaventura, unico lampo rossonero durante il primo tempo, ha raffreddato ulteriormente la tifoseria, innervosita dai troppi passaggi sbagliati dagli azzurri negli ultimi venti metri. E dalla strana direzione arbitrale di Valeri che è sembrato troppo tenero nel tollerare alcuni interventi dei milanisti ai limiti del regolamento. Concentrati sul risultato, gli abitanti delle curve hanno prima risparmiato De Laurentiis, salvo ricordarsene quando la partita è ripresa dopo l’intervallo al raddoppio milanista. Ma si sa, il San Paolo è magico: finisce lo sciopero, urlano le curve, inizia la rimonta».