Universiadi – Nodo piscina Scandone, in ritardo i lavori

Impianti sportivi: un mese di ritardo Tutta l’attenzione sulla piscina Scandone

LA PISCINA
Tra i 13 interventi per Napoli 2019, tutta l’attenzione è puntata sulla Scandone. Per tutti gli altri impianti, infatti, sono pronti dei piani di emergenza per far disputare le discipline sportive in ogni caso, invece per la piscina non c’è alternativa. 5,3 i milioni stanziati e otto mesi di lavori per ristrutturare i due spogliatoi, l’impianto di aerazione, ristrutturare le facciate, intervenire sulla vasca. Per la Scandone si è valutata l’offerta economicamente più vantaggiosa con l’insediamento di una commissione esterna al Comune che ha completato il suo lavoro. Ora si stanno verificando i documenti presentati dalla società vincitrice dell’appalto prima dell’aggiudicazione definitiva. Secondo il Comune «a settembre apre il cantiere». Per la seconda piscina olimpionica destinata agli allenamenti da coprire con una tensostruttura, il progetto deve ancora superare la valutazione del Coni e poi quella dell’Anac, per arrivare alla gara d’appalto ma per realizzare la struttura bastano 150 giorni, cinque mesi, dunque si pensa di essere nei tempi.
Per PalaDennerlein e PalaVesuvio è stata appena nominata la commissione esterna che dovrebbe valutare l’offerta economicamente più vantaggiosa. Passeranno, insomma, altre settimane prima di poter vedere i cantieri aperti. Per il Palavesuvio l’intervento è da 4,1 milioni per rifare la palestra grande con 3700 posti a sedere, e le tre più piccole dedicate ad arti marziali, pallavolo e basket. Il problema, fin dall’inizio, è stato il tetto che è a rischio infiltrazioni. L’idea è di un sottotetto provvisorio per far svolgere le gare di ginnastica artistica e ritmica per completare i lavori sul tetto dopo le Universiadi.

IL PALADENNERLEIN
Per il PalaDennerlein sono previsti interventi da due milioni per la copertura e il riscaldamento, la struttura, però, ospiterà solo allenamenti. C’è ancora da aspettare per ristrutturare il PalaBarbuto: 1,6 milioni per rifare il parquet, adeguare gli spogliatoi e riportare la capienza ai 5.000 posti originari. In questo caso c’è solo l’approvazione del progetto in Giunta, ma le procedure della gara sono più snelle.
Per il San Paolo si utilizzeranno le pause del campionato per intervenire sullo spogliatoio, sugli impianti audio e di illuminazione e su alcune batterie dei gabinetti. A giorni, invece, dovrebbero aprire i cantieri per gli interventi sui campi Ascarelli, Martiri d’Ungheria, San Pietro a Patierno oltre che per il Virgiliano.

Il Mattino

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