In ritardo di un mese. E con la prova di efficienza dei lavori della pista di atletica del San Paolo. Gli impianti sportivi da utilizzare per le Universiadi si presentano così. Il Comune aveva giurato che i lavori sarebbero partiti per agosto, invece i cantieri dovrebbero aprirsi a settembre. Sperando di ripetere le performance del San Paolo.
La svolta è arrivata con il decreto Milleproroghe di inizio agosto con cui è stato approvato lo spostamento di un mese del termine per la consegna delle infrastrutture per le Universiadi. La dead line, prima indicata al 30 aprile 2019, è stata spostata al 31 maggio 2019. Un passaggio fondamentale, perché gli interventi più importanti sugli impianti napoletani, secondo il cronoprogramma del Comune, dovrebbero durare otto mesi. Se i lavori fossero cominciati a inizio agosto, come promesso da mesi, non ci sarebbero stati problemi. Invece hanno pesato i ritardi. Ora da Palazzo San Giacomo, secondo le pagine de “il Mattino”, giurano che tutti i cantieri apriranno a settembre. E che non ci saranno intoppi, come dimostra il primo intervento in chiave Universiadi, la pista di atletica del San Paolo. A dispetto delle preoccupazioni del Calcio Napoli, i lavori sono stati completati in tempi record: oggi intorno al campo da gioco c’è un tappetino compatto di bitume nero, mentre la pista vera e propria verrà sistemata solo alla vigilia della manifestazione sportiva per evitare che si danneggi.
La Redazione