Senza Jorginho (che è andato a Londra alla corte dell’ex Sarri con il Chelsea) s’è liberato un varco. È un enorme invito alla consacrazione che Diawara attende e certamente pretende. Il centrocampista, nazionale della Guinea, cercherà sicuramente di sfruttare ogni istante. Il Napoli disporrà adesso di un centrocampista completo, universale in pregi e difetti dai quali ricavare continuità ed equilibrio di rendimento. Ma esiste anche un Diawara 3.0 che sa anche divertirsi, ballando al ritmo di Michael Jackson, ma è pur sempre un regista dai piedi buoni, dal grande impatto fisico e da un’esplosività con la quale dovrà girovagare per il campo in cerca di compagni ed avversari. Diawara sarà sicuramente interprete perfetto per Ancelotti, che, dopo le prime indicazioni emerse dalle uscite in ritiro del Napoli, gli chiederà di verticalizzare spesso e ripiegare volentieri, di giocare in ampiezza e provandoci anche dalla distanza, una delle caratteristiche che l’ex Bologna possiede e che ha mostrato più volte nel corso dell’ultima stagione dove ha giocato con maggiore continuità. Fonte: CdS