La leggerezza del predestinato lo ha sempre accompagnato nella sua carriera. Ma sia con Benitez che con Sarri gli inizi sono stati tutti in salita. Rafone lo costringeva a inseguire il terzino e la porta, per questo, faceva fatica a vederla; Maurizio prima lo ha piazzato trequartista poi lo ha messo in alternanza con Mertens e nei primi tempi non era proprio rose e fiori. In entrambi i casi, Lorenzo ha stretto i denti e ha tirato dritto, mostrando carattere. Lui per primo sa che è tra quelli più in difficoltà in questo momento, anche perché dall’altra parte c’è Verdi che schizza e Ounas che sgomita. Ma lui va per la sua strada, seguendo i suoi tempi: lui è baciato dalla grazia, come un predestinato.