Oggi si torna a discutere, tra le altre cose della squalifica inflitta all’ex azzurro Emanuele Calaiò. “Ore 14, via Campania, sede della Corte d’appello federale: si torna a parlare dei messaggi che Emanuele Calaiò inviò ai giocatori dello Spezia a quattro giorni dalla sfida che poi promosse il Parma in Serie A. Messaggi che il Tribunale federale in 1° grado ha ritenuto il tentativo di un illecito sportivo, sanzionato con due anni di squalifica per l’attaccante e 5 punti di penalizzazione per il Parma, che ha salvato la Serie A appena conquistata solo perché la penalità – con una sentenza che di fatto ha stravolto il concetto di afflittività della pena – è stata assegnata al campionato ancora da cominciare e non allo scorso. Si discutono i ricorsi di Calaiò, degli emiliani, che chiedono almeno la riduzione della penalizzazione, e del Palermo, che chiede invece di retrodatarla. La Procura federale non ha fatto ricorso”.