Dalla Società del presidente Aurelio De Laurentiis trapela insoddisfazione per l’andamento dei cantieri. «La preoccupazione c’è, ci sono cumuli di materiali che saranno trasportati, ho letto delle balaustre, abbiamo chiesto come verranno rinumerati i sediolini e ancora non abbiamo avuto risposta. Che qualcosa non stia filando liscio mi pare palese» racconta il capo delle operazioni del Napoli Alessandro Formisano. «Siamo stati convocati il primo giugno – dice Formisano – e ci è stato detto che i lavori sulla pista sarebbero iniziati subito dopo il concerto in ricordo di Pino Daniele, intorno all’8-9 giugno, ma in realtà si è partiti intorno al 27 luglio, con circa 40 giorni di ritardo». Uno slittamento che ha messo in imbarazzo la Società. I ritardi hanno causato il rinvio della campagna abbonamenti perché la Società non sa quali posti può mettere a disposizione dei tifosi. «Ad oggi risultiamo iscritti a Palermo – racconta Formisano – non perché ci piace, ma perché siamo in difficoltà con i lavori. La situazione è delicata e della questione sediolini si parla da anni. È una ferita profonda che ci portiamo nel tempo». Non trascurabile, anzi, il tema della convenzione tra Comune e Società sulla gestione dell’impianto. Sembrava che si fosse trovata la strada giusta ma invece proprio a causa dei lavori il patron De Laurentiis a oggi non ha firmato la convenzione. Del resto sono già due anni che il Napoli gioca a Fuorigrotta avendo la disponibilità dell’impianto solo 48 ore prima della gara. I rapporti sono tesi ma lo stesso Formisano non dispera che la situazione possa essere recuperata: «I contatti tra le parti – conclude – sono continui, speriamo che l’ansia di questi giorni possa trasformarsi in serenità».
Fonte: Il Mattino