C’è Hamsik, certo, e poi lui. Dopo Marek è lui ad aver diritto alla fascia da capitano. È l’unico ed essere cresciuto nella culla del settore giovanile azzurro, per certi versi incarna lo spirito del club. Non badate alle apparenze, alla sua voglia di scherzare, all’amicizia con Cassano: è in realtà un gigante di personalità, Insigne. E non a caso è uno che quando c’è da dire della cose non le manda a dire neppure ai veterani della Nazionale.
Nei primi giorni dell’era Ancelotti, re Carlo ha trovato in Lorenzo uno dei cardini del suo progetto: sa come e quando parlare, ha una intelligenza vivace, è il punto di contatto e il tramite tra il gruppo storico e i nuovi. È anche a lui che si deve l’ingresso perfetto di Verdi nello spogliatoio, o l’intesa dentro o fuori dal campo del tridente azzurro. Rimasto senza l’inseparabile compagno di avventura, Luigi Sepe, ora preferisce stare in camera da solo. Fonte: Il Mattino