Ha subito tranquillizzato i tifosi annunciando che al timone della nuova società potrebbe un giorno arrivare il figlio Luigi, ormai sempre più vicino al calcio. «Questa società non sarà mai un’appendice del Napoli, tant’è che ho convinto in due giorni mio figlio Luigi a interessarsi di calcio, e non si era mai interessato. La famiglia De Laurentiis ci mette la faccia, non so quante cordate interessate l’hanno fatto. Ci metteremo tutta la nostra cultura acquisita, ma Napoli e Bari sono due situazioni diverse. Da rispettare e non da unire. Quando ho pensato al Bari, visto che sono stato sempre un sostenitore del Sud, ho pensato che al Sud non c’è impresa. Manca la cultura politica. Ad esempio, il Trentino negli anni ’30 era una delle regioni pi depresse d’Europa. Qui c’è potenziale, bisogna sfruttarlo».
Fonte: CdS