Cambia la guida tecnica e ovviamente sono differenti le metodologie di lavoro rispetto alla gestione precedente. Adriano Bacconi, allenatore e match analyst (partecipò dodici anni fa alla trionfale avventura della Nazionale di Lippi campione del mondo in Germania), ha studiato da vicino nel ritiro di Dimaro le caratteristiche innovative dello staff di Ancelotti. Ne parla ai microfoni de Il Mattino:
«Il Napoli continua a utilizzare la camera tattica come faceva con Sarri ma collocando un operatore in cima alle gru invece di impiegare il drone in alto rispetto alla posizione del gruppo. In questo modo Simone Montanaro ha potuto creare comunque dei video didattici per approfondire ogni tipo di esercitazione tattica, come pressing, costruzione del gioco, combinazioni offensive».
Qualcosa però è rimasto in eredità al gruppo di Ancelotti.
«Direi che la preparazione dei portieri ha subito poche modifiche. Innanzitutto perché non è andato via il preparatore Alessandro Nista e poi perché si continua lavorare con lo sparapalloni della Globus. Un computer consente di modulare velocità, altezza ed effetto della traiettoria simulando di conseguenza quella degli attaccanti avversari».
Spazio anche ad alcune novità, oltre al posizionamento della telecamera.
«Viene fatto largo uso della telemetria con un dashboard che permette in tempo reale di monitorare la prestazione atletica dei giocatori e poter così modulare l’intensità di ogni singolo durante il lavoro in campo. Non è sfuggita a molti la novità di portare i calciatori sulla sabbia al termine di ogni seduta di lavoro: in effetti il professor Vitiello, ingegnere di biorobotica presso la scuola S.Anna dell’Università di Pisa, ha introdotto degli speciali sensori da applicare alle caviglie degli azzurri per ricostruire fedelmente l’analisi biomeccanica e intervenire in maniera specifica sia sulla riabilitazione che sulla prevenzione».