Gazzetta – Giordano, quando la ricerca scientifica e la passione sportiva si uniscono

Antonio Giordano, patologo e oncologo di fama internazionale, direttore dello Sbarro Institute di Philadelphia in Usa, e il più giovane Nicola Vitiello, direttore del Wearable Robotics Laboratory della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa,  sono assolute eccellenze internazionali e in questi giorni a Dimaro hanno potuto coniugare la loro sperimentazione scientifica alla grande passione per il Napoli, stando vicino ai propri beniamini a Dimaro.

E’ il caso di dire che la sperimentazione scientifica e la passione sportiva vanno a braccetto, e i risultati si vedono.

Antonio Giordano, coordinatore scientifico dello staff medico diretto dal dottor Alfonso De Nicola, spiega: «Fra qualche mese usciremo a livello internazionale col primo test diagnostico per la prevenzione. Riusciremo a predire con la precisione di circa il 70 per cento, la suscettibilità di un atleta ad affaticamento e infortuni. Oltre a questo col professor Vitiello di Pisa stiamo realizzando altri test sulla parte cardiovascolare. Tutto questo, legato anche alla postura e al movimento, andrà ad aggiungere una serie di risultati interessanti a quello che è il Dna. Solo il Dna ci può dare il significato del meccanismo, ci fa capire la parte motore che si può danneggiare. Lì c’è scritto tutto: le nostre radici».

Parlando poi di Ancelotti, Giordano sottolinea: «Ancelotti mi ha invitato a una sua riunione tecnica. E sono rimasto molto colpito dal fatto che dedichi del tempo per parlare di metabolismo e di preparazione psicofisica. Qualcosa che si vede poco nello sport. Una sensibilità che ha sempre avuto. E ora possiamo dire che tre anni fa, quando arrivò al Bayern Monaco aveva contattato me e il dottor De Nicola proprio per studiare questi aspetti, che ora possiamo sviluppare insieme».

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