Altro che separazione consensuale, tra Chelsea e Antonio Conte volano stracci (e strascichi legali). Che tra il club londinese e l’ex ct dell’Italia non ci fosse mai stata grande sintonia era cosa nota. Ma che dopo due anni, una Premier League e una Fa Cup vinte, si finisse addirittura in tribunali era decisamente difficile immaginarlo.
Nessun compromesso. Soprattutto dopo che – una settimana fa – i Blues avevano infine deciso di sollevare dall’incarico Conte, quattro giorni dopo l’inizio della preparazione estiva della squadra. Nelle settimane precedenti il Chelsea, che aveva ormai scelto di cambiare, aveva cercato una mediazione per trovare un accordo economico sull’ultima annualità che spettava al tecnico italiano. Il quale, forse per vendicare quello che considera un trattamento “ingiusto”, si era reso indisponibile a qualsiasi sconto, o compromesso economico. I dirigenti inglesi si erano spinti persino a minacciare una causa legale (mai intentata), accusando Conte di aver causato il deprezzamento di Diego Costa, quando – era la scorsa estate – aveva scaricato il centravanti spagnolo con un sms. Non trovato un accordo, il Chelsea si era infine rassegnato ad esonerarlo, così da spianare la strada all’arrivo di Maurizio Sarri. Liquidato con il pieno pagamento dell’ultima annualità (10 milioni di euro), la vertenza sembrava definitivamente chiusa.
La denuncia. Tutt’altro. Mancava l’ultimo capitolo, scritto dal tecnico italiano, che evidentemente voleva rivendicare anche per vie legali quella che intende come una ingiustizia. Da qui la decisione – secondo il Times – di denunciare il Chelsea, per averlo tenuto in sospeso troppo a lungo, facendogli perdere più di un treno. Se è vero che il suo addio allo Stamford Bridge era ormai scontato da mesi, in attesa della ratifica ufficiale, Conte ha declinato diverse offerte. Questa almeno la versione del suo team legale. Non solo la chiamata dell’Italia, quando si è trattato di trovare un sostituto a Giampiero Ventura, ma anche del Paris Saint Germain. E persino il Real Madrid avrebbe manifestato più di un interesse per il tecnico italiano. Che però, essendo ancora sotto contratto con il Chelsea, era stato costretto a declinare. Ora che è libero, però, tutte le suddette panchine sono state assegnate. E Conte rivendica non solo gli ultimi emolumenti, ma anche un indennizzo per le occasioni perdute. Ai giudizi l’ardua sentenza.
Fonte: CdS