Cerlo Ancelotti “il top” : la semplicità dei numeri uno

La definizione forse più chiara di Carlo Ancelotti, il primo acquisto con l’aggettivo “top” l’ha data un suo anonimo collaboratore: autorevole ma non autoritario. Una persona che il rispetto e la stima, riesce a guadagnarli con estrema semplicità e senza mai forzare la mano. Non ne ha bisogno, del resto: il curriculum da campione del campo e della panchina parlano per lui, e se proprio l’antifona non fosse chiara, beh, Carletto ci canta su insieme con i ragazzi. Già, il karaoke: uno dei soffi di vento nuovo portati in un Napoli probabilmente un po’ saturo. Facciamo anche giunto alla fine di un ciclo, considerando certe abitudini tattiche e gestionali; certe scelte, la routine e i dogmi. Altro giro, altra corsa. Di corsa sull’onda dell’entusiasmo che un nome, che un uomo come Ancelotti ha già generato all’interno del gruppo: letteralmente estasiato dal nuovo allenatore. Un’enciclopedia del calcio e un uomo pacato. Più Pertini che il Che: con il tressette, la musica, il jogging con il presidente e le lezioni private ai giocatori. Carletto style.

Fonte: Cds

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