Una poltrona per due. Carlo da una parte e Davide dall’altra. Minimo comune denominatore, il cognome: Ancelotti. Sul campo di Carciato sono una cosa sola. L’allenatore e il suo vice. Una coppia che funziona, in campo come in famiglia. Carletto lo ha voluto nel suo staff fin dai tempi del Chelsea, ma guai a parlare di Davide come di un raccomandato. Si è fatto le ossa, ha lavorato tanto per conquistare la fiducia di suo padre e anche quella del resto del gruppo di lavoro.
In particolare, Davide ha fatto visita a molti club italiani e spagnoli. I suoi modelli preferiti? Valverde (prima e durante il periodo al Barcellona) e le tecniche di allenamento di Siviglia e Valencia, perché in quelle squadre si prestava una grande attenzione al gioco sulle corsie laterali. Un punto sul quale potrà darsi da fare, e anche molto, come assistente del papà nel Napoli, vista la presenza di esterni di valore come Callejon, Verdi, Mertens e Insigne.
Fonte: il Mattino