Domani sbarcherà a Torino, l'”alieno” Ronaldo, per visite e ufficialità, e per Gonzalo Higuain non ci sarà più spazio. Dopo solo due anni dal suo arrivo alla Juventus, il Pipita è diventato “sacrificabile”, per quel reparto che avrà il suo “re”. Gonzalo passa così, da acquisto record nella storia bianconera, a secondo della lista, e in uscita.
28 aprile 2018, stadio San Siro, minuto 89. Inter e Juventus sono 2-2 nella partita che di fatto assegna lo scudetto 2017/18. Gonzalo Higuain stacca di testa sulla perfetta punizione dalla trequarti di Paulo Dybala e firma il gol che vale il settimo Tricolore consecutivo per la Juve. In quel momento nessuno pensa che può essere l’ultimo sigillo ufficiale del Pipita in maglia bianconera. Ma oggi, a nemmeno tre mesi di distanza, questo scenario è molto più di un’ipotesi.
“Definirlo esubero sarebbe ingeneroso, ma a Torino non hanno più bisogno di lui. Perché Cristiano Ronaldo è il sole intorno a cui ruota il sistema Juve e a cui è stata affidata la missione Champions League. E uno del livello del Pipita, a libro paga per altri tre anni a 7.5 milioni netti a stagione, non può restare con un ruolo di secondo piano”.
Ad aspettarlo c’è il Chelsea di Sarri, l’allenatore che lo ha sempre portato nel cuore, nonostante il distacco quell’estate di due anni fa.
La Gazzetta dello Sport