Gazzetta – De Laurentiis più ambizioso che mai: “Sto per concludere l’acquisto di un terreno di 100 ettari, ma non nel comune di Napoli”

Il presidente De Laurentiis vuole spingersi sempre più oltre, senza però mai intaccare il bilancio di una società che è in positiva da anni, anche con la costruzione del nuovo stadio. «Sto per concludere l’acquisto di un terreno di 100 ettari, dove costruirò sia lo stadio sia il nostro centro sportivo. Mi sto cautelando sulla destinazione dell’area in modo da non rischiare pastoie burocratiche, perché conto nel giro di tre anni di poter costruire un nuovo impianto, multifunzionale, da 30 mila posti».

Gli screzi e gli impedimenti per la ristrutturazione del San Paolo, hanno convinto il presidente a cambiare zona per la realizzazione del nuovo impianto. Sarebbe stati scelto infatti un terreno posizionato i una zona fra Napoli e Caserta: «Non nel Comune di Napoli perché sarebbe più complicato ottenere i permessi per costruire. Ma abbiamo scelto un’area già predisposta, anche da un punto di vista urbanistico, vicino alla ferrovia». Il presidente ha già le idee chiare: «Ai miei architetti ho chiesto di riprendere il progetto del centro sportivo del Manchester City. Una struttura dove oltre alla prima squadra si alleni tutto il settore giovanile e perciò tornerà con noi Edy Reja, una persona che stimo molto. Potremo valorizzare in Campania il potenziale calcistico». Il progetto di uno stadio da 30 mila posti deluderà un po’ i tifosi napoletani, ma il presidente è proiettato oltre: «A offrire il meglio della visibilità a chi sta sugli spalti. Sul lato lungo del campo, rivolta verso la tribuna ci sarà una fila da oltre cento metri di pannelli tv che consentirà al pubblico di poter vedere il replay o più da vicino i protagonisti di un concerto (previsto anche un palco che resterà sotto il prato verde, in caso di eventi scivolerà sotto le tribune). Sì, lo so che oggi non è possibile per regolamento mostrare il replay nello stadio, ma anche questa barriera sarà superata per dare trasparenza alla Var».

La Gazzetta dello Sport

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