Milik e Meret, la ricetta vincente è fiducia più continuità

Alex Meret ed Arkadiusz Milik, due pedine preziose per il nuovo Napoli, come confermato da Ancelotti in sala stampa:

«Non vedo l’ora di vedere a che punto sono le condizioni di Milik, se sta bene dico che con Inglese stiamo a posto in attacco. Napoli e’ un ambiente che ti da stimoli, da calciatore ho spesso dato dispiaceri come da tecnico del Parma con il gol di Zola. Io ct della Nazionale? Sono una persona che vuole allenare tutti i giorni.

Il ruolo del portiere ora sta cambiando molto, l’importante è che sappia parare (ride n.d.r.). Non è difficile far felice De Laurentiis, ci conosciamo da tempo, poi mi ha invitato per ben due giorni a Capri. Lui mi ha chiesto di avere una squadra ambiziosa com’è nel mio modo di pensare. Il Mondiale mi è piaciuto, come organizzazione e sul piano tecnico e’ stato interessante, regalando anche delle sorprese. Vediamo come finirà Inghilterra-Croazia.

Ho scelto di vivere in città perché mi piace. Questo è un gruppo molto forte, che ho sempre ammirato, dovrò motivarlo al massimo e voglio che sia altruista. Mertens può fare l’esterno o la punta, non l’ala. Meret? È’ un talento, Karnezis ha grande esperienza, Inglese ha un bel potenziale, Fabian Ruiz e’ un centrocampista completo. Infine Verdi può giocare sulla trequarti e fare bene tra le linee».

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