David Trezeguet, ex calciatore della Juventus e della Nazionale francese, ha parlato a La Gazzetta dello Sport, in vista della semifinale dei Mondiali, tra Francia e Belgio, che si giocherà oggi in Russia.
Domanda complicata: la Francia è la favorita per il Mondiale?
«La partita col Belgio sarà equilibrata, perché le squadre sono simili e il Belgio tatticamente è competitivo, però io dico di sì: per me la Francia è favorita in semifinale e per il Mondiale».
A proposito, Mbappé è solo un giocatore forte o un fenomeno?
«Mbappé è in un momento bellissimo: fa tutto quello che vuole. Ha velocità, tecnica e in questo sistema di gioco è molto importante per la Francia. Con l’Argentina è stato determinante, con l’Uruguay ha sofferto di più e anche col Belgio sarà difficile: trova rivali tosti, che lo conoscono meglio degli argentini».
Secco: somiglia più a Ronaldo il Fenomeno o a Henry?
«A Ronaldo. Kylian ha tecnica e velocità già a 19 anni, mentre Henry all’inizio era velocissimo e faceva la differenza con la forma fisica. Col tempo è diventato un giocatore totale, completo, ma Mbappé ha tutto già a 19 anni».
Allora, classifiche. Il miglior giocatore del Mondiale.
«Modric è completo, ha fisico e mente. Però Mbappé forse è il più determinante in assoluto».
La sorpresa, squadra o giocatore.
«L’Inghilterra. Pochi la aspettavano, è giovane, eppure è in semifinale. Non succedeva da 28 anni».
I tifosi migliori del Mondiale.
«I messicani e tutti i sudamericani. Ero a Francia-Perù e sulle tribune c’erano quasi solo peruviani. Sono andato ad Argentina-Nigeria e anche lì, larghissima maggioranza argentina. Ho visto la Colombia: 40mila persone in maglia gialla. Bellissimo».
La delusione.
«Due, Argentina e Brasile».
La domanda della settimana: che effetto fa sapere di Ronaldo alla Juventus?
«Sarebbe fantastico per tutto il campionato italiano. Darebbe una scossa molto importante, una crescita enorme».
A sensazione, firmerà?
«Non ho seguito molto la trattiva però, per la Juventus, anche soltanto il fatto che Ronaldo pensi di venire è significativo. Aspettiamo, ma i sogni ogni tanto possono realizzarsi. E questo è uno di quelli».
A proposito, se arrivasse Cristiano Ronaldo la Juve sarebbe favorita per la Champions League?
«Presto per dirlo, però è nel gruppo delle squadre che possono vincere. Ha le armi e la mentalità per farlo».
La chiusura, obbligatoria, con Higuain, altro attaccante nato in Francia da famiglia argentina. Venderlo per far posto a Ronaldo è la strategia giusta?
«La scelta è della società e dell’allenatore, però io credo che i grandi giocatori possano sempre giocare insieme. Qui parliamo di due grandissimi, che hanno già giocato insieme al Real Madrid. Io sono per la convivenza».