Lippi su Ancelotti: “Il miglior allenatore del mondo, ma voglio vedere che giocatori avrà”

Marcello Lippi, ex allenatore della Nazionale Italiana di calcio, ha parlato a La Gazzetta dello Sport, e dopo essersi soffermato sui quarti di finale di questo Mondiale in Russia, ha parlato dell’arrivo di Ancelotti al Napoli.

“Non sono sorpreso dei risultati di questo Mondiale. È un torneo attuale, rispecchia quello che sta succedendo nel calcio”

Che cosa succede nel calcio di oggi?

«Due cose. Intanto, quando ti chiedi come faccia una squadra piccola ad arrivare così lontano, dimentichi che quindici-sedici dei suoi giocatori sono in Inghilterra, in Spagna, in Italia: quindi imparano stili avanzati e hanno livelli di gioco europei. Poi ho visto tensione e preoccupazione negli occhi dei big e delle grandi, paura di non rispettare le aspettative. Ecco perché la nazionali storiche soffrono e non ci sono più le squadre su cui si passeggia».

Il che aumenta i rimpianti per l’Italia…

«Purtroppo sì, avrebbe fatto bene, perché comunque ha qualità. Sull’eliminazione con la Svezia si possono fare mille riflessioni: in quasi 90 anni abbiamo fallito la qualificazione due volte, ma abbiamo pur sempre vinto quattro Mondiali, perdendone uno ai rigori. E per il futuro ci sono giovani validi e un tecnico come Mancini che può fare cose importanti. Certo, ora rosichiamo. Come la Germania. Ho scoperto che dal 2006 le campioni, anche noi purtroppo, escono al primo turno. Nel nome dell’equilibrio. Ma su una cosa non sono d’accordo…».

Quale?

«La caduta degli dei. Ronaldo e Messi non sono dei caduti, sono i migliori da dieci anni e saranno ancora al top. Semmai stanno nascendo altri dei. Come Mbappé».

In Italia intanto il Napoli ha preso Ancelotti.

«Cioè il miglior allenatore del mondo da dieci anni. Una grande sfida. Ma prima di qualunque giudizio lasciatemi aspettare la fine del mercato: vediamo che giocatori avrà».

L’Inter sembra più forte.

«Sì, una campagna acquisti fantastica in ogni settore, la possibilità di giocare con più sistemi, una rosa completa. Sarà molto più competitiva».

 

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