«Cristiano Ronaldo va alla Juventus? Il Napoli risponda con Balotelli al fianco di Milik». La lancia la provocazione Beppe Savoldi, anni 71, ex attaccante del Napoli, ma poi la spiega e la motiva, in maniera lineare. «Dove sono le differenze? Entrambi giocano per sé e non per la squadra, con una sola differenza: Ronaldo ce l’hanno descritto in un modo, Balotelli in un altro. Qualcuno dirà: ma come si fa a paragonarli?».
Ecco, e lei a quel punto cosa risponderebbe? «Giudichiamoli senza valutare “la testa” ma solo le qualità tecniche: sia Ronaldo che Balotelli hanno grandi doti, sono capaci di creare una giocata dal nulla, ma giocano solo per se stessi e non per la squadra. S’è visto con Ronaldo, al Mondiale. Oltre i gol, qual è stato il suo contributo – nella manovra – per i compagni al Portogallo? Lo stesso può accadere alla Juve…».
E Balotelli al Napoli? «Bisogna credere in questo giocatore, ma ad una sola condizione».
Quale? «Accettandolo così com’è, senza sforzarsi a cambiarlo. Nel corso della sua carriera tutti hanno provato a stimolarlo dandogli consigli, parlandogli continuamente, ma non ci sono riusciti. Balotelli è così, prendere o lasciare: è avulso, riservato. Gioca per conto suo e quando vuole lui. Non puoi chiedergli niente. Ma se lo accetti così com’è, lui può ricambiare la stima facendoti la grande giocata “alla Ronaldo” oppure “alla Messi” durante le partite”.
Intanto il Napoli, in attacco, ripartirà da Milik. Qual è il suo giudizio sull’attaccante polacco? «A me piace, si muove bene al centro dell’area, ha buone qualità tecniche ed anche quelle fisiche. Nel gioco aereo, di testa, è molto bravo. Con lui varia anche la costruzione della manovra. Per questo ed altri motivi, Milik merita fiducia. Certo, andrà riscoperto dopo due infortuni che hanno frenato la sua crescita. Eppure, tra uno stop e l’altro, aveva già segnato diversi gol».
Per i tifosi, Ancelotti è il garante sul futuro….«E io spero che, con la sua esperienza internazionale, riesca anche ad essere più concreto di Sarri e conduca alla vittoria dello scudetto. Negli ultimi anni, con Sarri, il Napoli è arrivato primo al girone d’andata ma poi secondo o terzo a fine campionato…».
Il Roma