«Mi vida es el Betis», dice Fabian Ruiz da testimonial della campagna abbonamenti del club. Perchè la sua è davvero una vita passata al Betis. Aveva sette anni quando fece il primo provino e da allora quella è stata casa sua. Insieme a mamma Chari, assunta dal club come donna delle pulizie, in modo da avere la possibilità di accompagnare il piccolo agli allenamenti, altrimenti sarebbe stato economicamente impossibile per la famiglia. Mamma Chari lavora ancora lì. Nei prossimi giorni si saprà se la signora accompagnerà il figlio nella sua avventura napoletana…
Di sicuro non una vita semplicissima quella di Ruiz, anche perchè da piccolo era semplicemente un “nanerottolo” ed i ragazzini della sua età non mancavano di farglielo notare e…pesare. Poi, improvvisamente, la Pulga, sì, sì, avete inteso bene, proprio come l’altra, quella del Barcellona, crebbe. In sei mesi oltre trenta centimetri,il più alto di tutti. Ora è un «todocampista»: destro, sinistro fa lo stesso. Ancelotti ne è rimasto estasiato quando gli hanno detto che era uno degli obiettivi del ds Giuntoli. «Lo conosco benissimo». Non è stato pagato 30 milioni, ma qualcosa di meno.
Ha già fatto sapere che cerca casa vicino al campo di Castel Volturno, gli piace il tennis e tifa per Nadal. Dicono che abbia preferito la serie A per non tradire il Betis con il Real o il Barcellona.
Il Mattino