Per Meret ora scende in campo Aurelio De Laurentiis e parla con i Pozzo

Alex Meret, ventuno anni, appena tredici presenze in A (con la Spal, pur essendo di proprietà dell’Udinese) per impossessarsi del futuro e tenerselo stretto in quelle mani che De Laurentiis vuole allungare sul suo Napoli, su una squadra da lasciare divertire – come dal 2004 in qua – su quell’onda verde che sa di Progetto. Meret significa, sic et simpliciter, trenta milioni di euro, un investimento mostruoso ch’è alle soglie d’un sacrificio, un impegno sacrosanto da catalogare, tutto in un botto, tra i colpi più costosi della storia del Napoli: e parlarne è stato un piacere, prima che poi diventasse un dovere, e da una telefonata si è passati a due e da due a quattro e così avanti, all’infinito. De Laurentiis e Gino Pozzo, lo junior , hanno aperto la chiacchierata dieci giorni fa, subito dopo che Cristiano Giuntoli s’era spinto in perlustrazione e aveva colto le possibilità d’intervento, e la prima richiesta spalancò all’Everest: 35 milioni. Poi il discorso è stato affrontato tra i due “vecchi” amici, De Laurentiis e Giampaolo Pozzo, il senior, e c’è stato un primo passo di avvicinamento, piccolo e non ancora decisivo: trenta milioni. Fonte: CdS

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