È un annuncio che suona come una beffa: ieri Mediapro ha comunicato che è diventato effettivo l’ingresso del fondo cinese Orient Hontai Capital come azionista di maggioranza (al 53,5%) della capogruppo Imagina, dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni amministrative e regolatorie. La finalizzazione del closing che era stato annunciato a febbraio arriva fuori tempo massimo per i diritti tv della Serie A. Il colosso audiovisivo di Barcellona si era assicurato, da intermediario, le licenze del campionato italiano 2018-21 ma era risultato inadempiente perché non aveva fornito le garanzie finanziarie: da qui la risoluzione del contratto decisa dalla Lega giusto un mese fa e la conseguente vendita dei diritti tv a Sky e Perform. Mediapro contava sull’ufficializzazione dell’accordo con i cinesi per corrispondere alle richieste della Lega: solo a quel punto il patrimonio netto della capogruppo sarebbe lievitato al miliardo di euro necessario per coprire l’investimento della prima stagione sulla Serie A. L’avventura italiana è finita sul nascere, per una questione di tempi ma anche e soprattutto per l’equivoco sul ruolo di Mediapro, entrato come intermediario ma desideroso di aggredire direttamente il business di abbonamenti e pubblicità delle pay tv. Ora i diritti tv sono in mano a Sky (7 partite a giornata) e Perform (3), che stanno trattando per evitare il doppio abbonamento ai tifosi, con Mediaset alla finestra. A giorni la decisione.
Fonte: Gazzetta