C. Morace a Milanello: “Qui si può vincere. Chiamatemi coach”
Il calcio femminile per anni ha avuto un solo nome, che ora torna dalla porta principale: Carolina Morace è il nuovo allenatore della squadra femminile del Milan. A 54 anni una grossa chance per l’icona del movimento degli anni Ottanta e Novanta. Carolina ha fatto tutto col calcio: ha giocato, allenato e commentato. Perché la prima donna a fare l’opinionista a Galagol su Telemontecarlo è stata proprio lei. E ha pure pensato a tutelare lo sport che ama legalmente, forte di una laurea in Giurisprudenza conseguita nel 1998 e a cui ha fatto seguire la professione di avvocato.
VINCENTE Una che ha vinto 12 scudetti in carriera e che per 12 volte è stata la capocannoniera del campionato femminile non può non avere uno spirito vincente. E per questo il Milan ha deciso di affidarle la conduzione della squadra riportandola nel suo mondo che vive un magic moment dopo la storica qualificazione della Nazionale di Milena Bertolini al Mondiale. Carolina dal 2016 di occupava anche lei di nazionali, ma quelle di Trinidad e Tobago dove aveva firmato un contratto come super direttore di tutto il movimento giovanile locale con la federcalcio. Prima aveva allenato anche il Canada dove ha vissuto a lungo. Ora la nuova opportunità al Milan, il ritorno in Italia che la rende particolarmente felice.
ALL’AMERICANA : «Chiamatemi coach», le sue prime parole dopo aver ricevuto l’incarico. «Sono tornata perché mi ha chiamata il Milan. Se devo paragonare il livello internazionale del calcio a cui sono stata abituata è chiaro che il Milan è il Milan, un modello da seguire. E’ un club che sa cosa fare per vincere. Voglio ragazze motivate che capiscano subito dove si trovano». Carolina ha anche spiegato il suo credo: «la nostra scuola predilige il possesso palla e anche io vengo da quella scuola».
Fonet: Gazzetta