Con Luca Marchegiani, la porta era in mani sicure. Oggi, osserva il calcio da opinionista per Sky Sport, e osserva i…portieri e suo figlio Gabriele, portiere anche lui e negli ultimi due anni cresciuto alle spalle di Alex Meret, uno dei nomi più spesso accostati alla porta del Napoli per il ruolo di erede di Reina.
E soprattutto è giovane. «Non è detto che questo sia un difetto».
Ovvero? «Ha bisogno di un po’ di pazienza e va anche aspettato, però sono sicuro che i frutti si vedranno perché è uno dei più interessanti che ci sono nel nostro panorama. Se un club grande come il Napoli dovesse investire su un giovane, farebbe benissimo a farlo su uno come lui».
Come lo vedrebbe in azzurro? «Se vogliono partire per vincere il campionato subito è chiaro che ha bisogno che in tutti i ruoli ci siano già delle certezze».
Altrimenti? «Se con Ancelotti si vuole aprire un nuovo ciclo e magari l’obiettivo dello scudetto non è immediato ma a media scadenza, allora a questo punto credo che Meret potrebbe essere il portiere ideale del Napoli per i prossimi 15 anni. Non ho nessun dubbio dal punto di vista delle qualità perché sono tante».
Si spieghi. «Meret è un portiere completo: copre molto bene la porta, ha una scuola di base di alto livello ed è tranquillo, nel senso che gestisce bene le situazioni».
Difetti? «Si deve strutturare sotto l’aspetto fisico e del peso nella squadra».
Cioè? «Parlo della personalità. Il Napoli aveva Reina che è tra i migliori al mondo sotto questo punto di vista. E non si può pretendere questo da Meret, bisogna dargli il tempo di sviluppare queste caratteristiche».
Lei che tipo di portiere consiglierebbe al Napoli? «Bisogna prendere un profilo di qualità e di prospettiva, senza pretendere da subito un giocatore dell’esperienza di Reina».
Un nome? «Tra i portieri italiani quello più pronto per carattere e personalità è Perin, ma l’ha preso già la Juve».
E Meret? «Magari. Mi piacerebbe che il Napoli prendesse un portiere italiano perché anche per la Nazionale sarebbe importante che squadre di primo livello dessero spazio a portieri italiani».
Quindi, nel caso potrebbe andare anche Sirigu. «Il suo è un altro prospetto che mi piace molto. Non rischi nulla perché sai quello che ti può dare, ma è per l’immediato. È una scelta diversa rispetto a Meret».
Perché? «È pronto, ed è un’ottima scelta. Non devi aspettare nessuna partita per sapere com’è perché ha fatto una grande stagione nel Torino e meriterebbe questa grande occasione».
Andiamo all’estero: Areola? «È un portiere bravo e ha dalla sua l’esperienza internazionale accumulata con Psg e Villarreal. Rispetto a Meret, ha ovviamente più trascorsi. Tecnicamente non è meglio dell’italiano ma Ancelotti lo conosce bene dai tempi del Psg».
Dal Mondiale si parla di Ochoa. «Personalmente non mi piace, così come non mi piaceva 4 anni fa in Brasile: è troppo piccolo»
Fonte: Il Mattino