Pepe Reina, napoletano ad honorem, anche se ormai la sua nuova casa è il Milan: ma in lui ci sono quattro stagioni in maglia azzurra, varie gioie che restano e che questa separazione non ha cancellato. E poi, almeno a livello federale e sino al 30 giugno, Reina è ufficialmente e “tecnicamente” un calciatore del Napoli, dunque un ambasciatore all’estero di questo tempo.
Reina è un idolo che resterà tale, come Edinson Cavani, che ormai è andato via da cinque anni ma che a Napoli ha lasciato gli affetti più cari – ci vivono i suoi figli con la loro mamma – e un esercito di nostalgici. Cavani è una sorta di manifesto del passato, l’idolo incontrastato di quella belle epoque che non scade mai, resta nella memoria, perché in eredità, oltre ai sessantaquattro milioni, ha concesso anche centoquattro gol. E’ un patrimonio affettivo, el matador, che gode sempre del sostegno dei napoletani che dinnanzi al televisore cercano una squadra per cui tifare o un sentimento da evocare.
Fonte: CdS