Ruiz, 189 centimetri di nervi, fa anche capire di non temere le leggende metropolitane: nel corso della sua lunga passeggiata, infatti, esibisce fiero un orologio d’oro che fa molto calciatore. L’unico simbolo: atteggiamento e look – bermuda blu destroyed, t-shirt rosa, sneakers bianche, lenti specchiate azzurro Napoli, cappellino blu, un filo di barba lanuginosa e un tatuaggio sul polpaccio sinistro – non fanno di lui un divo. Altroché: timido, schivo e sempre vicino a mamma Chari. Impiegata del Betis nel settore pulizie nonché capo del gruppetto che, oltre a Fabián, comprende il fratello Alejandro, la sorella Yamila, l’adorata nipotina Daniela, lo zio e due cugini. Con suo padre, beh, le cose non vanno granché: i genitori sono separati, ma il rapporto con madre e fratelli è strettissimo. A Los Palacios, paesino andaluso di 30mila anime a 35 chilometri da Siviglia, tutti sanno che splendida famiglia sia la loro.
Fonte: CdS