Una settimana piena di polemiche, immagini poco gratificanti, espressioni e frasi da condannare. I ragazzi dell’Under 15 della Juventus si sono resi protagonisti di un video poco edificante nei confronti di Napoli e le discussioni ed i rimproveri da parte di tutti non sono mancati. In finale, poi, hanno perso e hanno pianto in campo. Non sono abituati a perdere 5-0, non erano abituati a tutti questi occhi addosso. Sia chiaro, se li sono attirati da soli, ma chissà come sarebbe andata a finire la partita decisiva della stagione se quella festa non fosse stata macchiata da un’esultanza fuori luogo con tanto di diretta Instagram. Di questo, prima della partita, aveva parlato il vicedirettore sportivo bianconero Federico Cherubini: «Quanto accaduto ci ha colpiti, perché abbiamo trasmesso un’immagine che non è corretta — ha detto a Sportitalia — Oltre ai provvedimenti disciplinari interni, i vertici del club si sono mossi per prendere in mano la situazione. Marotta si è messo in contatto con la Figc, spiegando la volontà di non disputare la finale per dare un segnale interno e all’ambiente. La Federazione, nel rispetto del principio di cultura sportiva, ci ha chiesto di onorare l’impegno, ed è stato giusto recepire l’input. Chiediamo scusa a Napoli e al Napoli: sono certo che non c’era la volontà di fare un coro razzista. Ora, i nostri ragazzi faranno un percorso che li porti a essere consapevoli di quello che è accaduto». Dopo la partita, sono arrivate anche le parole di Bovo: «In questa settimana abbiamo imparato una lezione di vita».
I 70 minuti della finale di Ravenna, invece, per la Juventus sono stati una lezione di calcio. Dopo lo scudetto Primavera vinto neanche una settimana fa, l’Inter si è presa anche quello Under 15. 5-0, un dominio assoluto, per la Juve, una batosta.
Fonte: gasport