Il Real è di Julen Lopetegui, Sarri ha ancora un piccolo spiraglio in Premier

Il trono del Real ha già un nuovo sovrano. La vacatio creatasi dopo l’addio di Zidane è durata poco più di 10 giorni, poi Florentino Perez ha calato il colpo che non ti aspetti: Julen Lopetegui. Alla vigilia del Mondiale il Russia, il ct della Spagna si è già assicurato un futuro a tinte blancos. La firmerà arriverà al ritorno in patria, ma intanto l’annuncio choc è arrivato come nell’incredulità generale. Un po’ per la sorpresa del nome, un po’ per il tempismo: perché a due giorni dall’inizio del Mondiale, quello di Lopetegui era un profilo che non era mai stato preso in considerazione.
E adesso? È quello che si chiedono un po’ tutti. Perché se nessuno poteva immaginare che Lopetegui fosse in lizza per la panchina del Real, in tanti avevano fatto circolare una serie infinita di nomi che adesso resteranno inevitabilmente al palo. Su tutti quelli di Antonio Conte e Mauricio Pochettino. L’allenatore italiano – ancora sotto contratto con il Chelsea – era una delle ipotesi più accreditate in Spagna e non solo. E il suo possibile arrivo a Madrid avrebbe spalancato le porte della Londra in blues a Maurizio Sarri. Stesso discorso che avrebbe tenuto banco per Pochettino. L’argentino piaceva eccome a Florentino Perez, così come a Sarri sarebbe piaciuto accomodarsi sulla panchina del Tottenham. E invece niente di tutto ciò. Tutto resta così come era prima del terremoto scatenato dall’annuncio di Zidane dopo la conquista della terza Champions di fila.
E allora per Maurizio Sarri si riapre un periodo di attesa. Quello nel quale l’ex allenatore del Napoli resta alla finestra per capire cosa si muove e chi può lasciare uno spiraglio per il suo inserimento. La pista Chelsea resta sempre quella più calda, ma più passa il tempo e meno opzioni ci sono all’orizzonte. Questo anche perché il domino delle panchine avrebbe potuto avere una scossa decisa con il cambio di panchina in casa Real. Julen Lopetegui, però, lascia un posto che non è particolarmente ambito, sopratutto da parte degli allenatori stranieri. Quelli di Conte e dello stesso Sarri, non sono profili percorribili per la federazione spagnola. Motivo in più per pensare che le opzioni a disposizione dell’allenatore toscano siano oramai ridottissime.

Fonte: Il Mattino

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