Sarri vive sospeso in questo fastidioso limbo. Non è ancora andato a Napoli a prendere le ultime cose. Troppa sofferenza. Della sua esperienza partenopea ha portato a casa soltanto il cane Ciro. Che non lo ha mai tradito. Aspetta una chiamata dal Chelsea (in questo caso potrebbe chiedere a Gianfranco Zola, con il quale avrebbe avuto più di un contatto, di fargli da vice), non è convinto dell’opzione Russia. Quello che lo preoccupa è il fatto che se non dovesse sbloccarsi qualcosa nelle prossime settimane resterebbe fermo. E la sua storia professionale testimonia di come abbia fallito quando ha deciso di entrare su una panchina in corso d’opera. Il cerchio magico di Sarri garantisce protezione. I segreti di casa Maurizio sono blindati. Fuori dalle virgolette spiegano che il tecnico se potesse tornare indietro rifarebbe le stesse cose e che il temporeggiare sul suo contratto era motivato dal disperato tentativo di vincere lo scudetto e, magari, dalla volontà di spingere il presidente De Laurentiis a costruire una squadra ancora più forte. Perché Napoli merita il tricolore.
Fonte: Gazzetta