Metti una sera a cena, negli uffici della Filmauro. Di conviviale c’è davvero poco, perché intorno a quel tavolo si discute del futuro di Marek Hamsik, un argomento parecchio serio. Col centrocampista slovacco siedono pure i suoi manager, mentre con Aurelio De Laurentiis ci sono Andrea Chiavelli, l’amministratore delegato, e Cristiano Giuntoli, il diesse. L’incontro s’è reso necessario per capirsi meglio dopo le ultime indiscrezioni di mercato che confermerebbero un forte interessamento di alcuni club cinesi per il capitano del Napoli. Tra essi, lo Shandong, squadra dove già gioca l’italiano Pellé. Per il centrocampista, comunque, potrebbero muoversi anche diverse società europee adesso che il presidente ha fissato il prezzo del cartellino: chi vorrà Hamsik dovrà pagare 30 milioni di euro, prendere o lasciare. Una cifra che ha fatto storcere il naso all’entourage del giocatore: la ritengono fuori mercato, dalla Cina sarebbero pronti a pagare il cartellino 15 milioni di euro. E, dunque, hanno chiesto a De Laurentiis di rivedere le proprie pretese. Difficilmente, però, il Napoli accetterà un’offerta inferiore, anche se qualcosa potrebbe essere rivista. In occasione dell’evento Football Leader, il presidente era stato abbastanza chiaro a proposito delle varie clausole esistenti e sulla valutazione di mercato fissata per i propri giocatori: «Non farò sconti a nessuno», rispose in maniera decisa a chi gli chiedeva novità sulle posizioni di Maurizio Sarri e dello stesso Hamsik.
Fonte: gasport