ESCLUSIVA – R. Napolitano (ag. Fifa): “I prossimi giorni decisivi per il ruolo del portiere. L’Italia? Ecco cosa manca per tornare grandi”
Il mercato estivo aprirà i battenti a Luglio, ma le trattative sono tante e i club si stanno muovendo per completare o rinforzare le rispettive rose. Una di queste è il Napoli del neo allenatore Ancelotti che è molto attiva e nei prossimi giorni può dire la sua in Italia e in Europa. Ilnapolionline.com ha intervistato l’agente Fifa Riccardo Napoli sulle prossime mosse del club di De Laurentiis e sui mondiali che stanno per iniziare.
Manca solo l’ufficialità e poi Simone Verdi sarà un neo calciatore del Napoli. Quali sono le sue caratteristiche tattiche e che possono adattarsi al gioco di Ancelotti? “Verdi è un calciatore dal punto di vista tattico imprevedibile, può giocare a destra e a sinistra, oltre ad avere doti tecniche davvero importanti. Credo che con un calciatore simile Ancelotti non avrà problemi a trovargli la giusta posizione e quindi avrà a disposizione un giocatore importante per il resto della stagione”.
Passiamo al ruolo del portiere, credi che per i nomi saranno quelli che stiamo sentendo oppure ne prevedi altri? “Io penso che i nomi saranno più o meno quelli che stiamo sentendo, dovrà arrivare un portiere che possa essere bravo tecnicamente ma che sappia giocare con i piedi. Nelle squadre di Ancelotti ci sono sempre stati estremi difensori con queste caratteristiche. Sul chi sia in vantaggio dico che oggi non è facile sbilanciarsi ma non scarterei anche Lafont che è davvero molto forte”.
Pensi che per il portiere siano i giorni decisivi? “E’ un ruolo importante e quindi dico che nei prossimi giorni prevedo un accelerata finale perché bisogna avere anche un altro portiere vista la partenza probabile anche di Sepe, non escludo anche un terzo. Però per rispondere alla tua domanda dico che saranno giorni decisivi per l’arrivo del secondo acquisto in casa Napoli”.
A centrocampo vista la ormai sicura partenza di Jorginho, quali calciatori secondo te dovranno arrivare per sostituire l’italo-brasiliano? “A mio avviso Giuntoli è uno dei migliori d.s. in circolazione e quindi sono certo che non si farà cogliere impreparato. Con l’arrivo di Ancelotti servono elementi di livello internazionale e credo che su quello standard si andrà a rinforzare la rosa azzurra. Anche in questo caso sui nomi non è facile sbilanciarsi, però sono sicuro che Cristiano saprà il fatto suo ed acquisterà calciatori adatti al gioco del mister”.
Un altro ruolo è quello del terzino destro, ovvero il vice-Hysaj. Secondo te arriverà uno forte quanto l’albanese oppure da far crescere dietro l’ex Empoli? “Bella domanda, io penso che sono due strare da tenere in considerazione. Da un lato si continua a seguire Vrsaljko, ma in questo caso Hysaj potrebbe anche andare via visto che ha la clausola ma non è detto, oppure prendere un calciatore alla “Maggio” che ha accettato le scelte del mister e giocare in qualsiasi momento. Credo che Giuntoli ha nella sua agenda una serie di nomi e al momento giusto piazzerà il colpo finale”.
Tra una settimana inizierà il mondiale in Russia. La tua personale favorita per la vittoria finale. “Di squadre forti c’è ne sono, penso per il Sudamerica Breasile e Argentina, mentre in campo europeo Germania e la Spagna, credo che queste 4 squadre si giocheranno il successo finale. Mi dispiace che non ci sia l’Italia, perché poteva dire la sua, ma è evidente che si sono commessi in questi anni numerosi errori. Uno di questi è il non valorizzare i giovani che sono tanti e di valore, senza dimenticare la sfida con la Svezia dove Insigne era in panchina e poteva essere decisivo. Tutto questo ha portato all’attuale situazione e all’arrivo in panchina di Mancini”.
Infine ti vorrei chiedere di Roberto Mancini, credi che possa essere l’uomo giusto per ridare entusiasmo al nostro calcio? “In queste tre amichevoli non potevamo pensare che si potessero risolvere i problemi, però credo che lui possa ridare lustro al nostro calcio. A mio avviso punterà sui giovani, senza dimenticare che chi indossa la maglia dell’Italia deve avere entusiasmo. Ho visto troppo spesso un atteggiamento non di grande voglia di giocare per la nazionale, diversa dal club e questo è negativo. Ci vorrà tanta grinta e la giusta determinazione per i prossimi anni e con il neo c.t. credo che tutto questo lo vedremo”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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