Ancora nessuna comunicazione ufficiale per Maurizio Sarri. Non c’è ancora un esonero, probabilmente arriverà solo il primo luglio, quando il club azzurro depositerà in Lega il contratto con Carlo Ancelotti. E neppure un appuntamento per trovare un punto di incontro, magari una risoluzione consensuale del contratto che, a questo punto ha una durata, sulla carta, fino al 2020. C’è un mese di tempo per trovare una via d’uscita a un matrimonio principesco, con risultati indimenticabili anche sotto il profilo della crescita del valore complessivo della rosa (da Higuain a Jorginho, da Koulibaly a Mertens). Il divorzio, al contrario, non sarà per nulla sfarzoso. Si sa che le separazioni sono una faccenda amara e dolorosa, si bada al denaro e si dimentica l’amore che ci si è scambiati. Prima di dirsi addio, il Napoli vorrebbe che l’eventuale nuovo club che pensa di ingaggiare il tecnico di Figline si segga a un tavolo e tratti con De Laurentiis. Il punto è che, al momento, Sarri non ha in mano nessun accordo. Tant’è che se ne sta in queste ore nel suo ritiro estivo sull’Adriatico. L’entourage del toscano ritiene che sia proprio l’esonero di fatto, con l’annuncio di Carlo Ancelotti, ad aver impedito il pagamento della clausola. Possibile? Chissà. Nessuno avrebbe pagato gli 8 milioni proprio perché tutti considerano Sarri un tecnico che, in ogni caso, a breve sarà licenziato. A meno che il primo luglio, De Laurentiis non abbia in mente altro.
Fonte: Il Mattino