Sarri, l’estetica che diventa business

Pare che Sarri abbia un bel mercato ora che si è sganciato dal Napoli. Non era poi così scontato dal momento che «non ha vinto niente», come osservano sbrigativamente alcuni, e che al centro dei suoi progetti c’è il bel gioco, da qualcuno chiamato «circo».

Se il tecnico del Napoli finirà al Tottenham o su un’altra panchina del giro importante, ciò sarà diretta conseguenza di come il suo Napoli (e anche l’Empoli in precedenza) si presentava in campo. È una delle tante prove che la categorie del bello o del bene, che la gente ama, si traducono anche in moneta sonante, dato che Sarri andrà a guadagnare il doppio o il triplo. Le difficoltà per il tecnico cominceranno proprio allora: una volta salito sulla giostra della decina di squadre che hanno i grandi budget, a quel punto dovrà anche vincere. Solo in quel caso avrà altre chance all’interno di questo mondo foderato di soldi e cominciare il Grand Tour che hanno percorso gli Ancelotti, i Mourinho, i Guardiola, i Capello, rimbalzati per anni da un Real a un City, da un Bayern a un Chelsea”.

La Gazzetta dello Sport

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