La notizia dell’ingaggio di Carlo Ancelotti come nuovo allenatore del Napoli ha letteralmente scatenato i salotti del pallone oltre che i media. È grottesco che, tra le decine di nomi di calciatori accostati alla maglia azzurra, ci sia persino quello di Cristiano Ronaldo. CR7 al Napoli per la sua irresistibile voglia di rimettersi a disposizione di Ancelotti fa sorridere, ovviamente, ma rende l’idea di quale vortice di voci si sia scatenato ben prima che il calciomercato abbia ufficialmente inizio.
Qualcosa cambierà come è logico che sia quando si cambia guida tecnica ma, personalmente, ritengo che se rifondazione sarà, avrà i connotati della leggerezza, almeno per quello che riguarda la rosa dei calciatori. Qualche elemento poco adatto ai dettami tattici del Carletto nazionale verrà sacrificato. Jorginho, ad esempio, esploso negli schemi sarristi ma penalizzato nella linea di due uomini, di rafaelita memoria e cara anche al nuovo tecnico, potrebbe essere il prossimo a salutare la città di Partenope, dopo i saluti emozionanti ed emozionati di Reina e Maggio, oltre che di Maurizio Sarri. Qualcuno è già andato e qualche altro potrebbe seguirne il percorso e dovrà essere sostituito. I nomi non dovrebbero essere quelli di giovani di buona prospettiva così come non dovrebbero arrivare costosi fuoriclasse. Quelli che tutti si aspettano, Ancelotti in primis, sono calciatori di buon livello in grado sia di colmare il gap per lo scudetto che di aumentare lo standard internazionale di una squadra da anni costantemente nel giro dell’Europa che conta.
Riccardo Muni