La telefonata galeotta di Ancelotti convince Verdi

Verdi verso Ancelotti

Quanto ci vuole per dire sì? A volte serve un po’, diciamo cinque mesi: consumati attorcigliandosi su se stesso, pensando e ripensando alle cose mai dette, o anche a quelle ascoltate, riflettendo sul proprio vissuto e però anche andando a guardare nell’orizzonte: Simone Verdi ha smesso di contare i propri gol nelle notti insonni, eppure quest’anno ne ha fatti dieci, una volta gli venne fuori persino una doppietta – fu contro il Crotone – con due punizioni dal limite, una di destro e una di sinistro, affinché fosse chiarissimo cosa si nascondesse in lui, ed ha cominciato ad organizzarsi il futuro: via ogni minima resistenza, e non erano pregiudizi, ed apertura seria e praticamente definitiva verso (il) Napoli. E’ stato necessario interrogarsi sulla stima percepita, ad oltranza, su quella mozione d’affetto che gli è giunta da De Laurentiis e da Giuntoli e sulla telefonata di Carlo Ancelotti, che ha demolito le residue perplessità e l’ha spinto a sbilanciarsi. Ultimo ostacolo, si fa per dire, la definizione della clausola…

Fonte: CdS

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