Reina, le notti in discoteca assieme ai propri compagni di squadra, ma anche con gente che frequenta un boss della camorra del calibro di Ettore Bosti. Poi l’uso di una Porsche che gli viene prestata a titolo di amicizia, finanche i massaggi in un centro di via Carlo Poerio, così tanto «per pariare» assieme agli amici spagnoli. Fino ad arrivare al due maggio scorso, la notte dell’addio al Napoli, in un locale che sarà sequestrato in una indagine per camorra. Eccolo Pepe Reina, nella sua audizione top secret in Procura.
Partiamo dalla fine, dall’addio ai compagni di squadra con duecento invitati nel Club Partenopeo di Coroglio, in una città ammutolita per la fine del sogno scudetto. Non è stata una serata gratis – spiega Reina – ma a pagamento. Ai pm di Napoli, il neo portiere milanista ha spiegato di aver girato circa 5mila euro alla società riconducibile ai tre fratelli Gabriele, Giuseppe e Francesco Esposito.
Fonte: Il Mattino