Top e flop della Serie A: due calciatori del Napoli presenti. Anche Immobile

Tanta Juve, significativa presenza di Napoli, Roma e Lazio, con corollario di Inter e Atalanta, nella top 11 della stagione appena conclusa, con punte di eccellenza per Alisson, Milinkovic-Savic e Cristante. La  formazione ideale del campionato 2017-2018 è: Alisson, Chiellini, Koulibaly, Skriniar, Kolarov, Cristante, Pjanic, Milinkovic-Savic, Douglas Costa, Immobile, Insigne.

C’è invece molto Milan e un po’ di Torino nell’11 nella lista delle principali delusioni stagionali, fra promesse non mantenute e rendimento alterno hanno portato a questa formazione: Sportiello, Masina, Danilo, Musacchio, Rodriguez, Borja Valero, Behrami, Rincon, Berardi, Kalinic, Niang.

Ecco la Top-11 dei migliori:

 

ALISSON: stagione boom del brasiliano. Da riserva di Szczesny a miglior portiere della serie A: determinante con Atletico Madrid, Chelsea, Barcellona e in una ventina di gare in campionato. ‘Cicca’ solo Liverpool. Sicuro, disinvolto, elegante, incute timore agli attaccanti, e’ abile nella costruzione del gioco.

CHIELLINI: capitan futuro bianconero, senza Bonucci si erge a pilastro difensivo e inanella il settimo scudetto con prestazioni continue, come con Fiorentina, Inter e Sporting. Crolla, insieme agli altri, col Real in casa.

KOULIBALY: il mastino napoletano condottiero sempre piu’ sicuro, potente ed elegante. Il suo gol alla Juve ha illuso i tifosi, superlativo anche con Samp e Cagliari. Male solo con Fiorentina e Roma.

SKRINIAR: dalla Samp all’Inter senza squilibri, sfodera super prestazioni imponendosi per anticipo, posizione, mezzi fisici e continuita’ come con Samp, Napoli e Chievo. Sbaglia con Genoa e Udinese. Ora la vetrina Champions.

KOLAROV: accolto con scetticismo, disputa una stagione magistrale per classe , continuita’, applicazione, padrone della fascia sinistra, creatore di gioco e di assist. Male solo con la Samp, ottimo con Barca, Chelsea, Lazio e Atalanta.

CRISTANTE: brillante condottiero della super Atalanta, migliorato dalla cura Gasperini, centrocampista offensivo duttile e continuo , con grande senso del gol, pronto per un top club. Ispirato con Dortmund Genoa e Milan, incerto con la Juve. -PJANIC: da solista a regista sobrio, equilibrato e continuo. Il bosniaco prende in mano la Juve con meno preziosismi, ma tanto acume, mestiere e senso tattico con punte con Milan, Sassuolo, Bologna e Roma, anonimo con Samp e Napoli.

MILINKOVIC-SAVIC: l’anno della consacrazione da centrocampista completo con quantita’ e qualita’, senso del gol. Sposta gli equilibri e diventa uomo squadra con Juve e Spal, le doppiette con Sassuolo, Chievo e Atalanta, che nel ritorno soffre.

DOUGLAS COSTA: il folletto decisivo del girone di ritorno bianconero, ha impiegato tempo a capire la serie A, poi dispensa velocita’, dribbling, assist e gol del suo migliore repertorio. Si esalta da subentrante. Devastante con tanti assist con Tottenham, Samp, Bologna e nella finale di coppa col Milan.

IMMOBILE: goleador implacabile dall’inizio alla fine in tutte le competizioni, ai primi posti della Scarpa d’oro, perfetto terminale della macchina da gol di Inzaghi. Dalla doppietta in Supercoppa alla Juve e’ una serie di record con 41 gol, una quaterna alla Spal, tripletta al Milan, doppietta vincente in casa Juve. Unico neo, il rosso col Toro per gomitata a Burdisso.

-INSIGNE: e’ l’ultimo ad arrendersi alla Juve nel suo anno migliore come creatore di gioco, finalizzatore. Trascinatore con rare battute a vuoto (col Sassuolo, ottimo con Lazio, Roma e Genoa, superlativo con Nizza e Shakhtar.

Tante le segnalazioni possibili: tra i portieri Buffon al passo d’addio e Strakosha, in difesa Barzagli, Benatia e Fazio, nei vari ruoli del centrocampo Torreira, Veretout, Allan, Hamsik, Brozovic, Luis Alberto e Rafinha, in fase offensiva Ilicic, Icardi, Dybala, Higuain e Dzeko, tra i giovani Verdi, Chiesa, Simeone e Cutrone.

Questa invece è la Top-11 delle delusioni:

SPORTIELLO: anno di grande sofferenza per il viola, con qualche picco (Atalanta, Napoli e Roma) e troppi errori. Modesto con Bologna e Juventus, sciagurato con Verona, Cagliari e con la Lazio (si fa espellere per mani fuori area).

MASINA: stagione in apnea per il bolognese, insufficiente in meta’ incontri. Callejon lo beffa nelle duee gare, male anche con Crotone, Fiorentina, Juve e Lazio. E la squadra non lo aiuta.

DANILO: le buone prove con Lazio e Inter sono sovrastate da quelle negative, con Milan, Torino, Cagliari e Crotone. Il capitano paga l’assetto debole della fase difensiva dell’Udinese.

MUSACCHIO: chiuso da Bonucci e Romagnoli, l’argentino vivacchia con prestazione quasi sempre insufficienti. Male con Roma, Inter e Napoli, malissimo con Bologna e Atalanta. Un flop da 18 mln.

RODRIGUEZ: l’esperienza non lo aiuta, gli infortuni fanno il resto. Lo svizzero resta ai margini del Milan: male con Lazio, Cagliari, Spal e Chievo, un disastro con Inter e Benevento.

BORJA VALERO: Spalletti lo inseguiva da anni ma alla fine lo lascia in panchina. Buon approccio con Udinese, Milan e Juve, ma i suoi ritmi blandi lo penalizzano e paga l’arrivo di Rafinha. Male in tante gare, tra cui Genoa, Bologna e Roma

BEHRAMI: tornato in Italia, da’ all’Udinese un contributo a intermittenza. Bene con Genoa e Samp, anonimo con Milan e Juve, male con Roma, Benevento e Inter.

RINCON: solo all’inizio con Sassuolo Lazio e Bologna il venezuelano garantisce un buon rendimento che scema gradatamente con Roma, Fiorentina, Atalanta, Napoli e Sampdoria. Peggio ancora va nel derby con la Juve, squadra da cui proviene.

BERARDI: da una valutazione di 50 mln a un anno in sordina in cui gioca quasi sempre male. Col Benevento sbaglia un rigore, con la Lazio si fa espellere. Blando riscatto nelle ultime giornate.

KALINIC: grande flop in attacco dove lascia spazio all’emergente Cutrone. Solo 5 gol con spleneidda doppietta all’Udinese, buone prove, con Benevento e Cagliari. Poi entra in crisi, si estrania e offre prove incolori, pessime con Benevento, Juve e Napoli.

NIANG:occasione fallita quella del talentuoso senegalese, usato poco da Mihajlovic e Mazzarri. Quattro gol, convincente con Bologna, Verona, Napoli e Genoa, ma poi impalpabile con Roma, Milan, Bologna e Fiorentina, imbarazzante con la Juve.

Tante le rese al di sotto delle aspettative. Fra i portieri Mirante, fra i difensori Biraghi, De Majo, Gamberini, Juan Jesus, fra i centrocampisti Valdifiori, Gonalons, Candreva. Fra gli attaccanti Defrel, Cerci, Belotti, Andres Silva e Schick.

Fonte: ansa.it

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